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#DIMMI Cosa ne pensi: “Arte come sogno, come respiro d’infinito”

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1562240138602{margin-bottom: 0px !important;}”]In questa sezione di #DIMMI diamo spazio a pensieri, riflessioni, punti di vista di formatori e ragazzi che in questi mesi sono stati coinvolti nei laboratori del progetto DIMMI Storie da sfogliare

Il valore del confronto allargato e il coraggio di affidarsi alle proprie capacità creative costruiscono, nell’essere umano, una profonda fiducia nelle proprie capacità e nel proprio agire nel mondo. Il ruolo dell’artista/arte terapeuta in questi casi non è tanto quello di indagare il significato di un’azione, piuttosto di guidare e costruire un’architettura di simboli e accompagnare l’atto della creazione, inteso come riappropriazione del diritto al gioco libero e all’espressione non valutata o giudicata. Sul piano simbolico, il poter lavorare in un processo comune, allargato ma protetto, è in grado di generare fiducia nella condivisione e dunque stimolare il progressivo aprirsi al verbale, fino ad arrivare allo scambio di confidenze molto intime. Processo facilitato dalla presenza di una psicoterapeuta.

Conclusi i laboratori con i ragazzi richiedenti asilo e rifugiati e terminati gli incontri nelle scuole, in attesa del nostro evento finale a Lampedusa, ci siamo ritrovati per riflettere insieme sul progetto DIMMI Storie da sfogliare, inserito in DIMMI di Storie Migranti. Valerio Giacone, artista visivo e formatore del progetto, ha voluto condividere con noi alcune riflessioni maturate dopo l’esperienza vissuta in questi mesi. Abbiamo riproposto qui un breve estratto che racchiude in sé il senso dei nostri incontri e il significato profondo dell’arte.

Arte come sogno, come respiro d’infinito. Arte come gioco adulto, dove le regole le decide l’individuo stesso. Arte come trasformazione di sentimenti, pensieri, volontà.

Arte che abbiamo portato con noi, oltre che nei laboratori, anche nelle scuole di Ancona, Modena e Cesena, per facilitare l’incontro e la conoscenza reciproca, per dare la possibilità ai giovani di ascoltare e di creare liberamente. Un momento di creazione artistica che, se riproposto in futuro in forma diversa, potrebbe precedere lo scambio verbale.

È essenziale che persone di cultura, sesso, età, estrazione sociale differente disegnino sentieri comuni da percorrere e mondi immaginari da sognare e costruire insieme.

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