“Per documentare bisogna stare sul campo: vedere cosa succede, vedere le persone.”

Durante la Giornata di studio europea a Madrid, parte del progetto “L’arte dell’accoglienza”, le studentesse e gli studenti hanno potuto ascoltare l’intervento e le riflessioni di Angela Caponnetto, giornalista di Rai News che da anni si occupa del tema delle migrazioni in Italia e nel resto d’Europa.

Come giornalista ha affrontato proprio il tema di come viene raccontata l’immigrazione e di come, troppo spesso, si parla di avvenimenti e fenomeni senza averne verificato la veridicità personalmente, di cui non si è mai stati diretti testimoni. Chiaramente, non è possibile essere sempre dove accadono gli eventi ma attualmente nel mondo dell’informazione trovano molto spazio considerazioni e ricostruzioni di chi non ha mai avvicinato le persone, i protagonisti dei fenomeni migratori.

“Per documentare bisogna stare sul campo: vedere cosa succede, vedere le persone. Fin troppo abusa è il termine migrante: io voglio, invece, parlare di persone, persone migranti. Il mio lavoro infatti è raccontare le persone, le identità, le storie.” ha detto agli studenti presenti.

“Nel 2013 per me scatta qualcosa” – prosegue – “perché 368 persone sono morte “di fronte a casa mia”. Da allora documento gli sbarchi: dalla Libia, dalla Tunisia: Tante persone con un’identità diversa. Inizio a raccontare le loro storie. In me scatta la volontà di raccontare meglio: come si fa ad affrontare il mare, il deserto, facendo migliaia di chilometri a piedi attraverso il deserto?”

Porsi delle domande senza pretendere di avere già delle risposte o senza cercare le risposte che preferiamo è il ruolo del giornalista. Quante volte invece sentiamo giornalisti che raccontano o riportano quello che il pubblico vuole sentirsi dire, a prescindere dalla realtà?

Anche sul tema dell’accoglienza, che si lega a quello della sicurezza Angela Caponnetto ha un messaggio importante per le studentesse e gli studenti: “Vogliamo un’immigrazione sicura? Allora docciamo dare e creare opportunità. fare accoglienza, quella vera, è dare opportunità”.