
Il nuovo Mini Toolkit didattico, a cura del Comitato 3 Ottobre e scaricabile liberamente sul Portale Scuole, affronta il tema de “Lo sfruttamento lavorativo”, fenomeno drammatico che coinvolge migliaia di persone nel nostro Paese, e non solo, che viene poco trattato dall’opinione pubblica. Abbiamo quindi cercato di analizzare questo fenomeno nelle sue sfaccettature con la volontà di offrire uno strumento di analisi semplice e accessibile a studenti e studentesse.
Il Mini Toolkit didattico si concentra, in particolare, sul tema dello sfruttamento lavorativo a danno di uomini e donne migranti, sia in considerazione della mission del Comitato 3 ottobre, che in virtù del fatto che nei confronti di queste persone, molto spesso portatrici di numerose vulnerabilità, lo sfruttamento è più aggressivo e intenso. Non soltanto, come potremmo facilmente pensare, nel settore agricolo ma in diversi settori del mercato: dall’abbigliamento al lavoro domestico e di assistenza, dal delivery ai grandi magazzini di smistamento merci, dalla ristorazione al settore alberghiero. Questi sono solo alcuni esempi degli ambiti in cui quotidianamente uomini, donne e minori vengono sfruttati, in condizioni che, a seconda dei casi, sono giustamente considerate nuove forme di schiavitù.
Nel Mini Toolkit abbiamo quindi cercato di fornire una panoramica semplice e sintetica – seppur non esaustiva. Il documento si articola in tre macro-sezioni. La prima parte introduttiva è un’area in cui vengono delineate le caratteristiche del fenomeno sotto la voce “Lo sfruttamento lavorativo e le sue forme”, quindi vengono descritti e analizzati gli elementi che lo caratterizzano (orari di lavoro oltre norma, retribuzione insufficiente, assenza di sicurezza, mansioni pericolose, condizioni igieniche inadeguate…).
Nella seconda macro-sezione si trattano i “I fattori di rischio che possono creare situazioni di sfruttamento”, quindi vengono analizzati tutti gli elementi che accentuano le vulnerabilità e lo stato di bisogno della vittima di sfruttamento nell’ambito lavorativo. A partire dalla barriera linguistica, che spesso impedisce la di comprendere i propri diritti e le condizioni in quanto lavoratore o lavoratrice; il permesso di soggiorno, che spesso può portare la persona ad accettare ogni tipo di condizione lavorativa pur di non vedersi rinnovato il documento quindi rimanere regolarmente all’interno del paese. Sempre in questa parte che si concentra sulle vulnerabilità viene affrontato anche il tema della sistemazione abitativa, del trasporto al luogo di lavoro e infine della necessità di ripagare debiti che spesso si sono contratti durante il viaggio dal Paese di origine.
La terza sezione, infine, presenta a titolo esemplificativo “Alcuni settori dello sfruttamento lavorativo”, e vengono raccontati alcuni ambiti dove si sono registrate le maggiori forme di sfruttamento lavorativo. A partire dal settore agroalimentare, che è il settore più problematico in tema della tutela dei diritti dei lavorator; poi il settore tessile e di abbigliamento, il settore domestico e di assistenza, infine il settore logistico.
La parte finale del Mini Toolkit si propone, in conclusione, un’attività laboratoriale e di ricerca sul tema, realizzata ad hoc per studenti e studentesse che potranno svolgerla nelle loro classi.
Il Mini Toolkit, a cura del Comitato 3 Ottobre, sul tema de “Lo sfruttamento lavorativo” è facilmente scaricabile dal nostro sito, nella sezione “Portale Scuole”.